Elections régionales en Sicile le 5 novembre

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La Sicile est pour le moment dirigée par un membre du PD Rosario Crocetta qui va se représenter mais sans le soutien de son parti. Il a lancé un nouveau parti local "Riparte Sicilia" avec des mouvements citoyens.

L'élection suscite quelques passions car pour la première fois dans uen région, le parti de Beppe Grillo est donné gagnant dans les sondages et dans la perspective des élections générales de 2018 le Mouvement Cinq Etoiles se sent pousser des ailes. Le PD aurait seulement 15% et le Mouvement Cinq Etoiles 30%. Entre les deux la droite à 18%.

Mais en fait sauf le gouverneur sortant les candidats ne sont pas désignés et des surprises ne sont pas impossibles comme une entente entre Berlusconi et Renzi sur le nom de l'ancien membre de Forza Italia (FI), l'actuel ministre Alfaro. Pour le moment ce n'est qu'une hypothèse de dernière minute et en attendant chacun se prépare.

Nello Musumeci serait le candidat de FI.

Du coté du PD il va y avoir des primaires car la lutte des clans est sévère : Antonello Cracolici permettrait de faire de l'ombre à Crocetta avec qui il dirige la région, Davide Faraone est le dirigeant local de la tendance Renzi.

Pour le Mouvement Cinq Etoiles c'est, comme d'habitude un vote internet des membres qui va choisir le candidat et tout indique que ça sera celui de la dernière fois, Giancarlo Cancellieri. Ce parti est traversé par des scandales, des divisions mais il conserve un large appui populaire.

La Ligue du Nord qui n'est pas dans sa zone d'influence va cependant présenter un candidat en prévision des élections nationales. Le candidat sera Angelo Attaguile.

On se doute que la liste n'est pas limitative.

L'idée d'une union PC-FI avec Alfaro vient du besoin de battre le Mouvement Cinq Etoiles !

Autant dire que la classe politique est en ébullition.

En témoignage ce petit texte en italien d'une Sicilienne. J-P Damaggio

Valentina Spata

26 juin · Raguse, Sicilia, Italy · 

Oggi ne ho sentite tante di minchiate ma quella della sinistra fuori dal Pd che danneggia il centro sinistra (il Pd) è colossale. 
Da Oscar per arrampicatori sugli specchi, direi. 
Dopo che il renzismo ha svuotato di significato, di valori e di militanti il progetto iniziale del Pd dovrebbero fare tutti un bagno di umiltà invece di pensare agli altri e magari domandarsi per quale motivo tanti di noi abbiamo preferito abbandonare un partito che abbiamo fondato con passione e speranza. Sentimenti traditi e umiliati proprio dal renzismo e da un personaggio come Renzi che ha svenduto l'anima di questo partito con arroganza e presunzione e con la convinzione di rottamare non solo le persone ma anche i valori e i principi di quella sinistra a cui molti siamo legati da sempre.
Renzi però ha fatto male i conti. È riuscito, (unico nella storia della sinistra) a rottamare in tempo record anche se stesso cancellando definitivamente un progetto che avrebbe potuto portare tutta la sinistra al Governo del Paese attraverso le elezioni politiche ed un programma condiviso e condivisibile.
Ma lui continua a minimizzare i suoi continui fallimenti dicendo di aver vinto a macchia di leopardo. E tutti quelli che gli stanno intorno, nella speranza di aver altre possibilità in futuro, rimangono in silenzio o partecipano al gioco di colpevolizzare gli altri anziché fare autocritica. 
Questo è l'epilogo di un progetto politico, quello del renzismo, che è morto prima ancora di affermarsi. Dopo le elezioni europee del 2014 Renzi è riuscito a perdere le amministrative e le regionali del 2015, il Referendum popolare e le amministrative del 2017. Il prossimo anno perderà anche le altre amministrative e le regionali, soprattutto quelle siciliane dove il trasformismo renziano ha consegnato il Pd al peggior centro destra dell'isola. E chissa', sicuramente perderà anche le politiche. 
E continuerà a raccontarci le favole a cui neanche i bambini crederanno perché i pagliacci e i buffoni in questo Pd sono solo degli imitatori e la gente diffida dai non originali.